Underground Wanderlust

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Underground Wanderlust

introduzione ai contenuti:

Alder Panui

Alder Panui è il grande viaggiatore neozelandese; uomo dell’immaginario, sempre alla ricerca dei confini intangibili dell’essere e del sentire, ha vagato dalla Polinesia alle Eolie, dall’Egeo a La Reuniòn, da Zipolite ai confini col Quebeq , sempre e comunque alla ricerca di qualcosa da capire e ricordare.

Da questo desiderio di raccontare quella che è una vera e propria “sindrome della partenza” (wanderlust) nasce uno spettacolo intimo e poetico dove si mischiano i ricordi come le lettere del proprio nome; una confidenza, una piccola confessione fatta di parole, ricordi e musica.

Quindici minuti da soli con Alder per un viaggio artistico, umano, astrale…

Iram Anaicul

Iram Anaicul è iraniana, adora il mare, abita posti sconosciuti nel mondo che vive. L’ incontro con Alder avviene nei luoghi che si trovano e poi si lasciano, dove si respira la gioia vitale della ricerca che anima e libera; la stessa gioia che si sente in ogni altrove, ora e sempre e mai. La sua accoglienza calda, dolce e consapevole accompagna verso l’incantevolezza. I suoi luminosi sorrisi e scintillanti sguardi vengono custoditi sotto il burka. Ama i tulipani, le lune e le stelle.

Letture tratte da:

il Milione di Rustichello da Pisa e Marco Polo e altri libri di avventurieri…

Canzoni di:

Bruce Cockburn, Battisti-Mogol, Leonard Cohen, Robert Jhonson, Eva & il Lupo, Neil Young, Bob Marley, Bobby Hebb, Van Morison, Joni Mitchell, Albert King, trad. Mexicano, Tribalistas, Kevin Dempsey- Joe Broughton, Lennon- Mc Cartney, Bob Shad, Domenico Modugno…

La bottiglia

i messaggi scritti dagli spettatori e imbucati nella bottiglia, verranno consegnati al destino del mare in data da stabilirsi

dinamica e spazio:

Underground Wanderlust

è uno spettacolo per un massimo di due/tre/quattro spettatori alla volta dove si unisce l’esperienza sensoriale a quella artistica. In una prima stanza l’hostess viaggiatrice Iram Anaikul accoglie gli spettatori tra incensi ed essenze, candele ed oggetti esotici, offrendo loro bevande calde o fredde; dopo una breve introduzione affida due lanterne agli spettatori che accedono a un’altra stanza (meglio se sottostante). In questo secondo spazio, simile alla stiva di una nave incontrano Alder Panui, viaggiatore atemporale, personalità bipolare che a tratti si identifica con Rustichello da Pisa, Costantino Beltrami altri personaggi di diverse epoche. Alder accoglie i visitatori, intesse con loro un breve dialogo, dopodichè legge un breve passo da uno dei vari libri presenti. A questo punto chiede ad ogni spettatore/ospite di scrivere su un foglio un luogo del mondo dove desiderano andare; nel frattempo lui si prepara a suonare/cantare un brano per loro legandolo a volte a un breve aneddoto. Finito ciò chiede agli spettatori di tornare indietro e di imbucare i propri scritti in una bottiglia che Iram custodisce. Qui le ultime raccomandazioni di viaggio prima di salutarsi. La bottiglia verrà in seguito gettata in mare…

Gli spazi:

necessari due spazi, non grandi ma contigui. Anche il primo spazio deve essere separato (anche acusticamente) dal Foyer dove il pubblico attende il suo turno. Meglio se il secondo spazio è ad un piano sottostante al primo.

Attrezzeria:

molti oggetti di scena li portiamo noi, compresi i moltissimi strumenti musicali. Necessitiamo di un paio di tappeti grandi, di alcuni vecchi bauli, tavolini da fumo e sedie vintage

Audio e Luci:

pressochè autosufficienti, solo alcuni spot luce in base allo spazio scenico

attori:

Alder Panui = Andrea Lupi

Iram Anaikul = Luciana Mari

ideazione e regia :

Andrea Lupi

drammaturgia:

Andrea Lupi e Luciana Mari

produzione:

La Compagnia del Bosco